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Dall’amore più forte del tempo al fantastico mondo degli animali

SENZA DI TE

Il terzo romanzo di Ines Pedrosa affronta un tema “forte” perché è il ritratto di un amore reciproco eppur inconfessato, che trova nella morte di lei la forza di esplodere. Così, nel racconto a due voci che si snoda a ritmo incalzante, scorrono immagini di un rapporto che è più di un’attrazione, più di un grande affetto e più di ogni altro canonizzato e codificato valore di un sentimento. Quando entrambi vivono, si amano attraverso gli altri: in ogni partner cercano senza dirselo una proiezione dell’altro, quell’altro così amato da non poterlo confessare neanche alla propria anima. Dopo la prematura e improvvisa scomparsa di lei, donna impegnata politicamente e così indaffarata da non avere il tempo di leggere il proprio cuore nè i campanelli dall’allarme del proprio corpo, lui sprofonda in una frustrazione senza pari.
E solo quando la materia lo nega in modo crudele, quest’amore ha la forza di volare più in alto dei legacci che senza alcuna apparente ragione lo avevano relegato al mondo delle potenzialità inespresse. L’autrice de “L’istruzione degli amanti” compie in questa sua opera un percorso tortuoso nel mondo dei sentimenti, che hanno nelle vicende quotidiane non già un alleato ma un infido avversario. Ma l’essenza si prende la rivincita quando tutto sembra ormai impossibile.

I NOSTRI GIORNI PROIBITI

È uno dei tre romanzi che Giampaolo Pansa ha dedicato ai temi della guerra e del dopoguerra. Tra i tre è quello che in modo più aspro e crudo delinea le verità di un tempo in cui sovente la memoria doveva travolgere ogni turbamento, ogni fremito del cuore, per consegnarli a una giustizia sovente sommaria e rancorosa. Al centro della vicenda c’è l’amore impossibile tra la 32enne Carla Alloisio, insegnante d’inglese che in gioventù è stata nella repubblica di Saló e Marco, studente ventenne che perde il padre, stimato pediatra assassinato per ragioni politiche. Il medico è stato in guerra il comandante Ottobre, uno dei capi partigiani più importanti del conflitto. Marco, dopo l’omicidio, scava nella vita del genitore, in un’esplorazione del passato che vivrà momenti drammatici e intensi. Siamo nel 1956, il boom economico è vicino, ma gli fa da contraltare una guerra civile subdola e infida, che continua a dispetto della storia ufficiale. Carla è capricciosa, temeraria e nel contempo fragile, divisa tra le pulsioni di un amore improvviso e deflagrante e i dubbi di una vita spesa in cerca della verità. Quello con Marco è un amore, che nelle mille sfumature e particolarità, somiglia ad ogni amore giovanile e come ogni amore lacera l’anima tra sospetti, fiducia, intrighi e separazioni.

L’ANELLO DI RE SALOMONE

L’etologo per eccellenza, Konrad Lorenz, ci regala con quest’opera un mirabile compendio delle meraviglie del mondo animale. Premio Nobel per la Fisiologia e Medicina, lo studioso viennese racconta particolari davvero strabilianti e inediti anche per chi si ritiene un esperto del mondo animale. L’approccio è quello della curiosità, dell’affetto, di un rispetto quasi sacrale che ogni creatura vivente merita ed esige in una società civile. Questo atteggiamento di fondo naturalmente non inficia la veridicità delle analisi che Lorenz compie col disincanto di uno studioso rigoroso. Non può non destare stupore il fatto che le tortore, da sempre indicate quali esseri pacifici ed elevate a simboli di pace, siano in realtà, verso gli animali della propria specie, più feroci dei lupi! E cosa dire allora di un’oca che è convinta di appartenere alla specie umana, perché si ritiene figlia dello scienziato che l’ha covata? Capitolo a parte merita poi la straordinaria scoperta della passionalità dei pesci, che saranno pure muti, ma di certo non sono imperturbabili come gli esseri umani ritengono. Il pesce innamorato da parodia di Pieraccioni a verità scientifica del più grande etologo di tutti i tempi. L’anello di Re Salomone è così una continua scoperta, un autentico dizionario della meraviglia.

NESSUNO SI SALVA DA SOLO

Margaret Mazzantini racconta in questo suo romanzo una storia che chiunque può sentire propria, perché nei tormenti e nell’amore lacerato di Delia e Gaetano c’è uno spicchio di ogni moderno amore. È una coppia che attraversa i sentieri impervi del disamore senza la piena consapevolezza della scelta. Una scelta resa ancor più dolorosa da Cosmo e Nico, i due bimbi frutto della loro unione. Come può un amore scoppiettante e inquieto perdersi nei meandri di una quotidianità aggredita da urgenze, bisogni e sogni inconfessati? Mentre cenano in un ristorante all’aperto, una sera d’estate, s’interrogano su come e dove abbiano sbagliato, scoprendo pian piano di non conoscere la risposta. Scorrono come in un film le scene di un amore verace, incapace di elevarsi al di sopra dell’abitudine e poi d’improvviso pungente e acre come il fumo di un treno. Impossibile non ritrovarsi in quelle immagini di un rapporto che vive i dubbi e le ferite del tempo, ma non per questo perde la scaturigine estrema, e torna ad esplodere come un fiume in piena. Dopo “Non ti muovere” e “Venuto al mondo”, un altro esempio dell’abilità narrativa della scrittrice nata a Dublino, ma ormai romana d’adozione.

GOCCE DI PAROLE

Il consueto spazio riservato agli autori ciociari ci porta ad accendere i riflettori su Cristina Giannicchi, giovane scrittrice ciociara, cepranese d’origine e verolana d’adozione. Cristina ci svela la sua bella anima curiosa e sognatrice in “Gocce di parole”, gradevole raccolta di poesie. Sono 30 i componimenti in versi in cui la poetessa ciociara raccoglie i sospiri della sua immaginazione e del suo spirito di osservazione. Le poesie sono dedicate a luoghi, rivisitati attraverso i contorni del sogno, a persone e alla natura, esaltata e celebrata in tutte le sue più belle manifestazioni. Cristina Giannicchi coglie il bello e lo veste d’immagini vive, vibranti, incisive, filtrate da una sensibilità non comune. Luoghi, persone e fenomeni naturali non sono feriti dal tempo, ma da esso traggono la forza di porsi in modo imperituro agli occhi di chi ne coglie l’essenza, oltre i limiti della corporeità. Una raccolta che fa dello stupore il veicolo su cui trasportare sogni e pensieri. Da leggere tutta d’un fiato.

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