Non è il caso di drammatizzare, classifica alla mano. Però qualche punto di domanda ora è legittimo, perché il Frosinone di Eusebio di Francesco è tornato da Firenze senza punti in tasca e con altri cinque gol sul groppone. La fragilità esterna è purtroppo un connotato che caratterizza la compagine giallazzurra fin dall’avvio del torneo. Solo tre punti raccolti lontano dallo Stirpe sono un’eloquente dimostrazione anche numerica delle difficoltà che Turati e compagni incontrano quando il calendario gli impone di viaggiare.
E un altro numero che adesso fa un po’ paura è quello delle reti subite: 49 in sole 24 gare, praticamente due reti a partita. Anche a Firenze, analizzando la gara con attenzione, si evidenzia che gli avversari sfruttano gran parte delle opportunità che riescono a creare, mentre i canarini ne trasformano ben poche: hanno bisogno di almeno tre o quattro palle gol clamorose per arrivare a far centro. Non potrà piovere per sempre, penserà Eusebio Di Francesco in merito a queste gare esterne che solo poche volte sono state davvero deficitarie e nella maggior parte dei casi solo sfortunate. Quel che però comincia a destare un po’ di preoccupazione è anche la capacità delle dirette concorrenti di tirar fuori punti anche da gare sulla carta proibitive. A Torino, contro la Juve seconda in classifica, prima è arrivato il pari dell’Empoli, poi addirittura la vittoria dell’Udinese. E gli equilibri in coda hanno subito alterazioni vistose. La sensazione è che i friulani posseggano un impianto di squadra e una solidità tali da potersi tirar fuori dalle ambasce e che le più serie candidate alla discesa in B siano, oltre alla quasi condannata Salernitana, il Cagliari e il Verona. Il margine attivo dei canarini ciociari sul resto della comitiva comincia ad assottigliarsi e le prossime due gare contro Roma e Juve non sembrano le più idonee per recuperare terreno. Allo Stirpe però, nel derby laziale contro la Roma delusa da quello che sembrava un successo clamoroso e si è poi rivelato un passo falso casalingo contro la capolista Inter, il Frosinone dovrà provare a muovere la classifica, per evitare che risorgano prepotentemente anche le velleità di quelle che al momento sembrano le squadre in maggiore difficoltà.
La speranza è che i giorni che ci dividono dal match di domenica pomeriggio (ore 18) possano restituire a mister Di Francesco qualche altra pedina del pacchetto arretrato, perché è palese che le assenze abbiano pesato, e tanto, sulla fragilità difensiva evidenziata in queste ultime gare dal Frosinone. Contro i giallorossi si dovrà ripetere la bella prova offerta contro il Milan, sperando che il risultato possa essere differente. I 23 punti sono ancora un tesoretto sul quale puntare per andare a caccia della prima salvezza della storia giallazzurra, ma ora il margine è più risicato e si dovrà cercare un’altra serie positiva.
Frosinone, il discorso salvezza ora si fa meno agevole




